L’emergenza legata alla pandemia da Covid-19 e l’impatto che questa ha avuto sui musei ha costretto l’Istituzione Bologna Musei, come tutte le istituzioni culturali in Italia e nel mondo, a ripensare le modalità di relazione con il proprio pubblico. Il MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, già a seguito del DPCM 8 marzo 2020, si è impegnato a raggiungere il chi non poteva visitarne le sale anche durante il primo lockdown, sperimentando nuove modalità di comunicazione e linguaggi espressivi.
È con questo spirito positivo e costruttivo che dopo l’apprezzata trasmissione in streaming attraverso il canale YouTube MAMbo Channel, attivata dal 27 febbraio al 1 marzo 2020, dell’installazione performativa Bonjour di Ragnar Kjartansson esposta nell’ambito della mostra temporanea AGAINandAGAINandAGAINand, il museo ha lanciato l’iniziativa 2 minuti di MAMbo: un format di engagement digitale che ha previsto l’implementazione di nuovi contenuti video girati con una tecnologia basica e alla portata di chiunque, lo smartphone, dentro il museo o da remoto, accompagnati dall’hashtag #smartMAMbo.
A partire dal 10 marzo e fino al 30 luglio 2020 sono stati pubblicati 93 video brevi, inizialmente ogni giorno, dal martedì alla domenica, come simbolicamente nei giorni di apertura ordinari del musei, alle ore 15.00, sul canale YouTube MAMbo Channel (https://www.youtube.com/chann el/UCif0fYzUrf9BLokyjkNmD1g), poi rilanciati sulle piattaforme social Facebook, Instagram e Twitter del museo.
Ha così preso vita un inedito racconto articolato in diversi appuntamenti affidati ognuno a una voce diversa – tra curatori, artisti esposti nella collezione permanente e nella mostra temporanea, mediatori culturali ma non solo – in cui il web è stato utilizzato come spazio di espressione per presentare in un paio di minuti approfondimenti, commenti e curiosità su un tema o un’opera, o in ogni caso sull’offerta temporaneamente non fruibile negli spazi espositivi del museo. Per ampliare le possibilità di conoscenza, i video sono stati supportati dalla pubblicazione di ulteriori materiali e documenti.
La playlist completa è visibile qui: bit.ly/2mindiMAMbo.
La playlist completa è visibile qui: bit.ly/2mindiMAMbo.
Tra le voci che hanno raccontato in video l’arte contemporanea nell’ambito della rubrica, in ordine cronologico di pubblicazione: Lorenzo Balbi, Claudia Losi, Luca Francesconi, Cesare Pietroiusti, Eugenio Riccòmini, Apostolos Georgiou, Giorgio Morandi (in una registrazione del 1955), Ed Atkins, Daniela Comani, Alessandro Bergonzoni, Ragnar Kjartansson, Andrea Lissoni, Renato Barilli, Cally Spooner, Ilaria Bonacossa, Massimo Recalcati, Sergio Lombardo, Mario Cucinella, Francesco Bonami, Flavio Favelli, Simone Menegoi, Francesco Vezzoli, Franco Guerzoni, Mario Airò, Franco Vaccari, Tacita Dean, Gianfranco Baruchello.
Come afferma Lorenzo Balbi, direttore artistico MAMbo: “Il format 2minuti di MAMbo è stato una delle prime iniziative messe in campo dal MAMbo in risposta alla chiusura degli spazi espositivi e alla necessità per il museo di rimanere in contatto con il pubblico e, se possibile, di raggiungere nuovi utenti. Dopo circa cento video caricati e con il protrarsi delle misure restrittive abbiamo capito che era il momento per una ulteriore evoluzione e un rilancio: contenuti più approfonditi, più strutturati, estesi, che potessero servire a costruire una memoria collettiva sull’istituzione MAMbo, sul suo passato, sugli eventi e sui protagonisti della sua storia. Un archivio di voci e di esperienze che possano illustrare il percorso svolto in oltre 45 anni di attività e dare maggiore consapevolezza sulle scelte del presente e del futuro“.
Il Prossimo appuntamento sarà, il 21 aprile, la pubblicazione di un’intervista a Silvia Evangelisti, storica dell’arte, docente e direttrice artistica di Arte Fiera dal 2003 al 2012, mentre in una delle successive uscite ascolteremo Maura Pozzati, storica dell’arte, critica, docente, consigliere d’amministrazione della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna con delega alla cultura e membro del CdA dell’Istituzione Bologna Musei, che parlerà della relazione che ha legato suo padre, Concetto Pozzati, alla GAM e al MAMbo.