Oggi, 21 febbraio, abbiamo inaugurato nel nostro sito una nuova sezione dedicata alle virtual show, esposizioni on line dedicate agli artisti della nostra galleria. Questa opportunità che oggi, ai tempi della pandemia, è stata sviluppata e proposta da molte gallerie ci permette di presentare le opere del nostro catalogo ad un pubblico più ampio, rispetto a quello degli appassionati collezionisti.
Ad inaugurare questo appuntamento, che avrà cadenza mensile, la mostra virtuale “Lamberto Pignotti. Il potere della parola” che propone nove opere realizzate in un arco temporale che va dal 1969 al 2006 e che mostrano alcuni degli esempi di lavori del Maestro Pignotti, fondatore insieme ad Eugenio Miccini del movimento della Poesia Visiva tratti da serie ormai divenute celebri, come “Visibile/Invisibile” e “Francobolli”.
Classe 1926, Lamberto Pignotti nasce in una famiglia dove l’arte è di casa, il padre infatti è un pittore post-macchiaiolo apprezzato dal pubblico, sin da giovane frequenta gli ambienti culturali di Firenze e si laurea nel 1968. anno in cui deciderà di trasferirsi a Roma.
Già nel 1944 dopo aver assimilato la lezione delle Avanguardie avvia la sperimentazione di arte verbovisiva e nella metà degli anni ’50 inizia l’attività saggistica collaborando a periodici di interesse nazionale, programmi televisivi e riviste italiane e straniere. Nel 1963 insieme a Eugenio Miccini, Giuseppe Chiari ed altri artisti e critici da vita al Gruppo ’70 e dopo pochi mesi partecipa alla creazione del Gruppo 63.
Dal 1971 ha insegnato alla Facoltà di Architettura di Firenze e poi al Dams di Bologna ha tenuto corsi suoi rapporti fra avanguardie, mass-media e new-media. La sua opera artistica procede rapportando segni e codici di diversa provenienza: linguistici, visivi, dell’udito, del gusto, dell’olfatto, del tatto, del comportamento, dello spettacolo.
Da questa ampia attività multimediale e sinestetica nascono le “Poesie e no”, le “cine-poesie”, le cassette logo-musicali, i libri oggetto, le poesie da toccare, da bere, da mangiare, i “chewing poems” e le “poesie visive” sotto forma di collage o di interventi su foto di cronaca, di moda, di pubblicità. Ampissima l’attività pubblicistica nel campo della poesia, della narrativa e della saggistica, oltre ad aver collaborato con testate giornalistiche nazionali, programmi culturali e curato mostre di poesia visiva, rassegne d’arte, dibattiti, festival e convegni culturali.
Presente nelle più importanti rassegne d’arte internazionali come la Biennale di Venezia, la Quadriennale di Roma, la Biennale di San Paolo e nei musei e spazi pubblici di tutto il mondo il lavoro di Lamberto Pignotti viene omaggiato costantemente da mostre e rassegne nelle più importanti gallerie d’arte italiane e straniere.