Riccardo Guarneri ( Firenze, 1933)
I suoi esordi in pittura sono nel 1953 in contemporanea alla attività musicale ed i primi studi sull’astratto si collocano nell’area informale. La prima mostra personale si tiene in Olanda, a l’Aia nel 1960. Nel 1962 comincia ad interessarsi al colore in quanto luce, alla grafia come pittura ed ai problemi inerenti alla percezione visuale. Da questo momento in poi, segno, luce e colore si identificano. Nascono i primi quadri chiarissimi in cui lo spazio viene scandito da variazioni luminose e le cui superfici sono trattate prevalentemente a matita. Questi quadri vengono esposti per la prima volta nel 1963 nella mostra personale a “La Strozzina” a Palazzo Strozzi. Negli anni seguenti il suo lavoro acquista una struttura più rigorosa e geometrica. È cofondatore del gruppo Tempo 3, assieme a Giancarlo Bargoni, Attilio Carreri, Arnaldo Esposto e Gianni Stirone che si proponeva come il terzo tempo della pittura astratta dopo l‘astrattismo geometrico e l’informale. Le sue opere si collocano negli ambiti della pittura aniconica e della pittura analitica i cui maggiori esponenti sono Enzo Cacciola, Claudio Olivieri, Pino Pinelli, Giorgio Griffa, Claudio Verna, Marco Gastini, Carmengloria Morales, Elio Marchegiani, Gianfranco Zappettini, Paolo Cotani. Nel 1966 espone alla Biennale di Venezia e alla “Weiss auf Weiss” della Künsthalle a Berna, l’anno seguente alla Biennale di Parigi e in seguito nel 1973 alla Quadriennale di Roma .Ottiene l’incarico d’insegnamento presso l’Istituto Statale d’Arte di Firenze e l’anno successivo presso il Corso Superiore di Disegno Industriale. Partecipa alle rassegne europee di Nuova Pittura. Negli anni settanta tiene un corso di insegnamento all’Università Internazionale dell’Arte di Firenze. Nel 1977 ottiene la cattedra di pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Carrara e successivamente presso le Accademie di Bari, Venezia e Firenze fino al 2003. Più volte premiato, sue opere si trovano e sono state esposte presso vari Musei d’Arte Contemporanea in Italia e all’estero. Nel 2017, a distanza di mezzo secolo dalla sua prima partecipazione, viene invitato da Christine Macel ad esporre alla 57ª Biennale di Venezia. Nel 2021 quattro sue opere sono entrare a far parte della collezione del Centre Pompidou, il museo più importante in Europa.