Mino Maccari ( Siena 1898 – Roma 1989)
Nato in una famiglia della piccola borghesia senese sin da piccolo è portato per il disegno ma il padre cerca di indirizzarlo verso gli studi umanistici, come molti giovani del suo tempo è interventista e a diciannove anni su arruola come ufficiale di artiglieria di campagna alla Grande Guerra. Dopo il conflitto riprenderà gli studi universitari a Siena e nel 1920 si laurea in giurisprudenza, inizierà così a lavorare in uno studio legale ma nel tempo libero si dedicherà alla pittura. Il suo carattere beffardo e polemico in questo tormentato periodo del primo dopoguerra lo porterà a partecipare agli scontri sociali e nel 1922 sarà alla marcia su Roma. Due anni dopo, Angiolo Bencini lo chiama per curare la rivista di stampo fascista e antiborghese “Il Selvaggio” dove vengono pubblicate le sue prime incisioni e dopo alcuni anni, nel 1926 assumerà la direzione della rivista che terrà fino al 1942. Nel 1928 è l’autore di un piccolo libro pubblicato dall’editore fiorentino Attilio Vallecchi dal titolo “ Il Trastrullo di Strapaese” che raccoglieva canzoni fasciste. Il cambiamento di rotta della rivista sarà segnato dal suo articolo “Addio al passato” che descriverà il nuovo indirizzo de Il Selvaggio che si dedicherà all’arte, alla satira, alla risata politica seguendo la tradizione paesana ma sottilmente colta. Nel 1925 la redazione viene trasferita a Firenze e qui inizierà a collaborare con Ardengo Soffici, Ottone Rosai e Achille Lega e dal 1927 inizia a farsi conoscere come pittore partecipando a mostre nazionali. Nel 1930 lavora a La Stampa come caporedattore e il suo direttore è Curzio Malaparte. Artista completo, la sua opera è caratterizzata da pennellate veloci e tratto vivo del segno grafico, sterminata la sua produzione di disegni, acquarelli, tempere e nel 1962 diventa presidente dell’Accademia di San Luca a Roma ed ottiene una mostra personale alla Gallery 63 di New York. A lui è stata intitolata l’Associazione Culturale Mino Maccari di Colle di Val d’Elsa la quale ha indetto fino al 2010 il Concorso Satira Mino Maccari, aperto a tutti gli studenti delle Scuole Medie Superiori.
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