Edoardo Landi ( San Felice sul Panaro (Modena) – 1937)
Si laurea in Architettura a Venezia dove frequenta il corso Superiore di Disegno Industriale, nel 1959 forma il Gruppo N a Padova insieme a Biasi, Chiggio, Costa, Massironi e a livello internazionale nel 1961 è tra i promotori del Movimento Internazionale Nuova Tendenza e partecipa alle mostre che si tengono a Zagabria dal 1961 al 1969. Dal 1962 al 1964 partecipa alla mostra itinerante Arte Programmata presso i negozi Olivetti in Italia e in Europa e si rivela quale uno degli artisti più interessanti dell’Arte Cinetica e Programmata italiana. Nel 1963 è presente con il Gruppo N alla IV Biennale Internazionale d’Arte di San Marino dove il Gruppo N riceve il primo premio. Il suo lavoro si incentra sulla percezione fenomenica della realtà nelle sue strutture più semplici, che sono geometriche, attraverso l’uso di forme geometriche elementari che provocano una stimolazione percettiva nel fruitore. Già nel 1960 crea le sue “strutture visuali” dipinte ad acrilico o realizzate con cartoncini intrecciati e intagliati o con fili elastici su telai di legno e si muove sperimentando via via materiali diversi come polietilene, plexiglas, reti metalliche. In questo modo prosegue la sua ricerca nel campo della percezione approfondendo lo studio del meccanismo della percezione del colore, del movimento virtuale e dello spazio multidimensionale attraverso l’analisi di figurazioni impossibili fino ai recenti “cubi virtuali” e “ipercubi”. Nel 1964 ha partecipato alla XXXII Biennale Internazionale di Venezia e molto importante è la mostra del 1965 al Museum of Modern Art di New York “The Responsive Eye”, tra le mostre recenti si segnala “Arte Programmata e Cinetica” alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma nel 2012 e il XVLI Premio Vasto di Arte Contemporanea a Vasto alle Scuderie di Palazzo Aragona nel 2013. Le sue opere si trovano nei musei di arte contemporanea di tutto il mondo come il Museo di arte Contemporanea di Buenos Aires e il Museo di Arte contemporanea di Zagabria.