Mario Schifano ( Homs, 1934 – Roma 1998)
Artista, pittore e regista, Mario Schifano insieme a Franco Angeli e Tano Festa con i quali partecipò al movimento artistico della Scuola di Piazza del Popolo è il punto di riferimento per la Pop Art italiana ed europea. Artista prolifico, amante della libertà e degli eccessi era un appassionato studioso di nuove sperimentazioni ed è stato tra i primi ad usare il computer per creare opere come le “tele computerizzate” ottenute riportando sulle tele delle immagini elaborate dal computer e prese dai media. Nel 1961 ottiene il Premio Lissone per la sezione “Giovane pittura internazionale” e si svolge una sua mostra personale alla Galleria La Tartaruga di Plinio De Martiis a Roma. E’ nel 1962 il suo primo viaggio a New York dove parteciperà alla mostra New Realists alla Sidney Janis Gallery ed entrerà in contatto con la vita mondana della Grande mela. Al suo ritorno dagli Stati Uniti, dopo aver partecipato a mostre a Roma, Parigi e Milano, nel 1964 è alla XXXII Biennale di Venezia. La produzione di questo periodo è caratterizzata dai “Paesaggi Anemici” dove la memoria evoca la rappresentazione della natura per arrivare poi alle rivisitazioni della Storia dell’arte che lo portano più tardi alle famose opere pittoriche sul Futurismo . Nel 1965 partecipa alla Biennale di San Marino e alla Biennale di San Paolo del Brasile e realizza un ciclo di lavori dal titolo “Io sono infantile”. Negli anni ’70 arrivano i “monocromi”, uno o due colori applicati su carta da imballaggio incollata sulla tela e l’uso di numeri o lettere isolate dell’alfabeto. Tra le serie più importanti del suo lavoro ricordiamo le “Propagande” dedicate ai marchi pubblicitari, i “Paesaggi anemici”, le “Vedute interrotte”, “L’albero della vita”, i “Campi di grano”, le tele emulsionate e l opere realizzate con la tecnica della serigrafia “ Esso”, “Compagni compagni”, “Paesaggio”.