Nato a Firenze dove oggi vive e lavora Paolo Masi sin dagli anni Cinquanta inizia il suo percorso artistico di frattura con il passato scandito da alcuni momenti di pittura informale, astrattismo concreto per arrivare ad una complessa e articolata attività sul piano tecnico-linguistico. Negli anni Sessanta insieme a Lanfranco Baldi, Auro Lecci e Maurizio Nannucci partecipa al gruppo Centro F/Uno attivo dal 1967 al 1970 e di questo periodo sono gli interventi collettivi come quello del 1970 in Sicilia a Zafferana Etnea per “Interventi sulla città e sul paesaggio”. Si avvicina alle esperienze analitico-riduttive con lavori in plexiglass e altri materiali che estendono lo spazio-colore alla terza dimensione. Tra il 1974 e il 1976 ritorna alla bidimensionalità con il progetto “Rilevamenti esterni-conferme interne” attraverso le Tessiture e i Cartoni da imballaggio. Nel 1974 insieme a Maurizio Nannucci e Mario Mariotti fonda il collettivo Zona che gestisce uno spazio a Firenze in San Niccolò, lo scopo è quello di diffondere le esperienze artistiche nazionali ed internazionali, eredità che sarà raccolta nel 2000 da Base. Nel 1978 partecipa alla Biennale di Venezia, nel 1986 alla XI Quadriennale di Roma e a numerose altre esposizioni in Europa e in Italia come “Pittura analitica. I percorsi italiani 1970-1980” al Museo della Permanente a Milano e nel 2009 La Galleria Frittelli Arte Contemporanea gli ha dedicato due esposizioni, una a cura di Marco Meneguzzo e “La responsabilità dell’occhio” a cura di Flaminio Gualdoni. Nel 2014 la Fondazione Mudima gli dedica una personale dal titolo “ Invaders e altre storie”. Le sue opere si trovano nelle collezioni del Mart, della Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti di Firenze e della Galleria d’Arte Moderna di Torino e al Museo Pecci di Prato.
PAOLO MASI
PAOLO MASI
Senza titolo, acrilici su cartone ondulato, cm. 40X20, opera corredata da autentica su fotografia dell’artista.