Primo Conti ( Firenze 1900- Fiesole 1988)
Pittore, compositore e scrittore, Primo Conti è da tutti considerato l’enfant prodige del Novecento italiano per aver iniziato già da bambino a praticare la pittura, è famoso infatti il suo autoritratto dipinto all’età di undici anni. E’ del 1913 il suo primo contatto con il futurismo fiorentino che scaturì, nel 1917 alla sua adesione, dopo aver conosciuto Giacomo Balla a Roma e Filippo Tommaso Marinetti a Napoli. Nel 1919 il suo stile si evolverà verso una visione di carattere metafisico. Nel 1930 sposò Munda Cripps dalla quale ebbe due figlie e in questo periodo molte sue opere saranno dedicate alla vita familiare. Dal 1935 al 1939 collaborò con il Maggio Musicale Fiorentino per la realizzazione di scenografie, bozzetti e costumi e nel 1941 diventerà titolare della cattedra di pittura dell’Accademia di Belle arti di Firenze. Dal 1947 al 1957 fu presidente della Società delle Belle Arti e favorì la fusione con il Circolo degli artisti di Firenze-Casa di Dante. Tra il 1948 e il 1963 ebbe una crisi mistica ed entrò a far parte dell’Ordine Francescano. Numerosi i libri pubblicati con editori diversi tra cui segnaliamo “Fanfara del costruttore 1917-1919” edito da Vallecchi nel 1920, il testo autobiografico “La gola del merlo” Sansoni 1983 e “La fuga delle veneri, ovvero racconti del ritorno all’ordine” Vallecchi 1986. E’ nel 1980 che sarà creata, con la donazione della sua villa quattrocentesca “Le Coste” al Comune di Fiesole, una Fondazione dedicata alle Avanguardie storiche che ad oggi gestisce il Museo Primo Conti che conserva la sua opera artistica e la sua biblioteca e importante collezione sulle avanguardie.